Al via la riforma della Pa: nuove finestre per l’assunzione dei precari

La riforma del pubblico impiego targata Madia approda venerdì 19 maggio in Consiglio dei ministri per il via libera finale insieme al decreto sul taglio delle partecipate. Gli ultimi ritocchi ai testi sul pubblico impiego allargano le maglie per la stabilizzazione dei precari, dettagliano l’iter che porta al licenziamento e inseriscono una fase ponte, fino a settembre, per il cambio delle regole sulle visite fiscali. I controlli, infatti, passeranno dalle Asl all’Inps, con la creazione di un polo unico della medicina fiscale, comune a pubblico e privato.

Nuove finestre per assunzioni precari
Viene disegnata una roadmap, che si snoderà tra il 2018 e il 2020, per assorbire chi da tre anni, anche non continuativi, degli ultimi otto è a servizio della P.a. Per loro un doppio canale: chi è entrato per concorso potrà essere assunto direttamente mentre per gli altri ci sarà una riserva (50%) nelle future prove. Ma il Governo sarebbe pronto a includere nelle assunzioni ‘extra’ nuove fasce di precari, che altrimenti subirebbero una lesione dei diritti. Il decreto Madia aprirebbe finestre per gli ‘ex’, a cui il contratto è scaduto dopo l’entrata in vigore della legge delega ma prima dell’entrata in vigore del decreto. Si allungherebbe il termine per la maturazione dei requisiti (fine 2017) e aperture si registrano sulla ‘ricostruzione’ dell’anzianità su amministrazioni diverse. Ci sarebbero spazi per i lavoratori socialmente utili. Gli unici a restare fuori dalle stabilizzazioni dovrebbero essere i lavoratori somministrati, per cui il contratto è stipulato con un’agenzia interinale. Tuttavia sarà loro riconosciuto un punteggio nei concorsi.

Il Sole 24 ore

Precedente Infiorata di Noto : Il programma completo della 38 ^ Edizione . 19/20/21 Maggio2017 Successivo Consulta: stop a Sicilia su dirigenti Pa,"Concorso per assumerli"