Assessore Pappalardo “In Sicilia il turismo potrebbe essere l’industria numero uno. Siamo seduti su una miniera d’oro”

“In Sicilia il turismo potrebbe essere l’industria numero uno. Siamo seduti su una miniera d’oro: abbiamo i beni culturali che il mondo ci invidia, solo in Sicilia c’è il numero di siti Unesco pari all’Egitto, abbiamo dei parchi classificati dalla riviste internazionali tra i più belli d’Europa, i nostri borghi hanno vinto tre su cinque edizioni del concorso ma hanno un ventesimo dei turisti degli altri borghi che hanno vinto in Italia. La Sicilia è considerata dalle classifiche europee come la Regione più ambita, ma se guardiano al numero di presenze turistiche crolliamo al nono posto in Italia”. A scattare la fotografia del settore in Sicilia è l’assessore regionale al Turismo, sport e spettacolo, Sandro Pappalardo, durante una conferenza stampa a Palermo per presentare le proposte programmatiche di FdI sul comparto per il governo della Nazione.
“Delle scelte fatte in passato non condividiamo nulla – aggiunge -, per questo abbiamo deciso di dare una svolta nelle politiche del settore. Lo scorso anno si è chiuso con oltre 14 milioni di turisti, un dato bassissimo se si pensa che Malta da sola ha registrato 13 milioni di visitatori. La Valle dei Templi ha registrato 800mila presenze con un trend in aumento. Peccato però che quel sito è calibrato per un minino 2,5 milioni di presenze turistiche, un dato da cui siamo lontanissimi”. Per l’esponente del Governo Musumeci occorre innanzitutto cambiare la strategia. “Oggi in Sicilia ci sono tantissimi operatori turistici e ognuno ‘vende’ l’Isola in un modo diverso. Per questo abbiamo deciso di creare un brand unico per chi si occupa di turismo da vendere in giro per il mondo. Abbiamo inventato uno slogan, ‘Sicilia un paradiso in terra’, e tra un paio di settimane partirà un concorso riservato agli studenti delle Accademie di Belle Arti per ideare graficamente questo logo”.

 “Questo mese saremo alla borsa Berlino, poi a Mosca. Abbiamo accordi con il Canada e Israele. Stiamo poi lavorando perché il Gran Premio di Formula Uno in Australia quest’anno sia targato Regionale siciliana” spiega l’assessore, per il quale il rilancio del comparto passa anche da un investimento sui collegamenti. “Siamo riusciti a convincere Air Mala a investire su 15 nuove rotte aere in Sicilia. E’ stato inaugurato già il Vienna-Catania e a breve sarà la volta del Londra-Catania, per poi passare al Berlino-Catania e altre 12 rotte. Stiamo cercando anche di chiudere un accordo per una rotta diretta Cina-Palermo”.
Tra i problemi da affrontare poi c’è la fidelizzazione del turista. “La Toscana e l’Umbria hanno un numero di turisti annuo nettamente inferiore alla Sicilia, ma hanno un trend in crescita e i dati ci dicono anche che i turisti che mettono piede una volta in queste mete turistiche ci torneranno altre 6-8 volte nel resto della loro vita. Cosa che non accade in Sicilia. Noi non ci possiamo permettere di avere una media di 12 milioni annui di turisti che non tornano più nell’Isola. Mi meraviglia che in passato non sia stata messa a punto una politica sulla fidelizzazione del ‘cliente turista’. Noi su questo stiamo investendo. Negli ultimi 12 anni sono stati chiusi tutti gli info point della Regione, il turista che arrivava in regione non aveva un punto in cui chiedere informazioni, noi ne abbiamo già aperto una quindicina. Si tratta – conclude Pappalardo – di creare le condizioni per la crescita, perché gli investitori tornino nell’Isola”.

Precedente Bolletta luce, ecco le ultime novità Successivo Formazione: da Regione bando 110 milioni