La Sicilia tra le regioni più a rischio per l’allarme siccità

E’ allarme siccità: da Nord a Sud, l’Italia fa i conti con l’anticiclone e il vento caldo che arriva dal deserto nord africano. Situazione critica in Veneto, Sardegna, Sicilia, Friuli Venezia Giulia. Cala il Po in Piemonte: – 65% rispetto al valore medio stagionale. A rischio i raccolti e il bestiame. A Roma e in altre città si va verso limitazioni nell’uso dell’acqua. A causa del perdurare di condizioni climatiche di siccità, con precipitazioni nettamente inferiori alle medie stagionali, che producono un incremento dei consumi di acqua potabile a fronte di una diminuzione delle risorse idriche disponibili la sindaca di Roma Virginia Raggi ieri ha firmato un’ordinanza per regolamentare l’uso dell’acqua potabile, proveniente dalla rete idrica comunale gestita da Acea Ato 2. Il provvedimento – spiega una nota del Campidoglio -, in linea con quello già adottato da altre amministrazioni comunali del territorio laziale, fa riferimento all’uso dell’acqua per scopi diversi da quelli domestici. L’ordinanza mira soprattutto a preservare il livello delle acque del lago di Bracciano notevolmente abbassatosi nel corso degli scorsi anni a causa della mancanza di una politica di tutela della risorsa idrica del lago e delle scarse piogge. L’ordinanza sarà in vigore fino a settembre sull’intero territorio di Roma Capitale. Il provvedimento consente i prelievi di acqua potabile per i normali usi domestici e sanitari, inclusi i servizi pubblici di igiene urbana. Limita invece l’utilizzo delle risorse idriche in questione per irrigazione di orti e giardini, riempimento di piscine mobili, lavaggio di automobili o altri veicoli, qualunque uso ludico che non sia quello del servizio personale. Per le province di Parma e Piacenza, il Governo ha dichiarato lo stato d’emergenza e ha stanziato otto milioni e 650 mila euro per far fronte alla crisi.

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