“Riteniamo opportuno, qualora possibile, addivenire ad una piattaforma comune fra sindacati confederali ed autonomi, ma siamo consapevoli del grande lavoro da fare. Le due proposte hanno pochi punti in comune, e non potrebbe essere diverso; quella degli autonomi ( la nostra), razionale, puntuale e che prevede la stabilizzazione di tutti ( lavoratori degli enti locali, delle coop, delle parrocchie…) con un percorso che può essere attuato da subito. Riteniamo che oltre 20 anni di lavoro nero sono bastati e non potremmo mai concordare con palleativi inconcludenti, che lascerebbero i lavoratori allo stato di precari ancora per anni ed anni. Insomma, la legge deve tutelare tutti i lavoratori degli enti locali e del privato sociale, senza distinzioni”. Lo hanno detto i coordinatori di Ale Ugl Sicilia, Vito Sardo e Mario Mingrino, al tavolo di confronto sulla stabilizzazione dei 5.000 Asu che si è svolto oggi presso il Dipartimento lavoro dell’Assessorato alla famiglia della Regione Siciliana.
“Inoltre – aggiungono – abbiamo sottoposto all’attenzione dell’assessore le richieste già avanzate al sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon, di autorizzare la storicizzazione della spesa come già fatto per i contrattisti, ripristinare la riserva dei posti nei concorsi pubblici anche per le categorie C e D e di dare la possibilità a questi lavoratori di potere essere impiegati anche presso enti statali come ad esempio Inps, Inail, Poste Italiane, Ferrovie dello Stato”. Lo staff tecnico del ministero sta studiando la proposta.
“Infine – concludono Sardo e Mingrino – per quegli enti utilizzatori che hanno dichiarato la loro disponibilità a procedere alle assunzioni, sarebbe necessario stabilire tempi certi in tal senso. Sono queste le strade da percorrere per sanare una situazione di precarietà diventata ormai insostenibile”.
I coordinatori regionali, Vito Sardo e Mario Mingrino, a nome di tutti i lavoratori ASU, vogliono ringraziare il dirigente del servizio I, ing. Iacono Salvatore, ed il suo staff per la capacità con cui è stata affrontata l’emergenza dei pagamenti, nel momento in cui l’INPS non ha più pagato.
I pagamenti sono stati tutti effettuati, ad eccezione di pochissimi enti che non hanno ancora inviato la documentazione corretta, ed a breve tutti riceveranno l’accredito sul proprio conto corrente.