In Sicilia 1 ragazzo su 4 ha lasciato precocemente la scuola

In Sicilia quasi 1 ragazzo su 4 ha lasciato precocemente la scuola (primato negativo con il 23,5% su un tasso nazionale del 13,8%) e l’Isola segue solo la Calabria per minori in povertà relativa (42%), in un’Italia in cui le famiglie con minori in povertà assoluta in dieci anni sono quintuplicate e che si trova a fare i conti con gli effetti della recessione sulla motivazione dei giovanissimi e con una popolazione sempre più vecchia, con oltre 165 anziani ogni 100 bambini (in Sicilia i picchi sono nelle province di Messina, Enna e Trapani, rispettivamente con 177,4, 172,1 e 167,6).
E’ quanto emerge dai dati contenuti nell’VIII Atlante dell’infanzia a rischio “Lettera alla scuola” di Save the Children, pubblicato da Treccani e presentato in anteprima, che sarà disponibile nelle librerie da fine novembre. In questo contesto, alunni e studenti spesso non trovano nella scuola risposte idonee alle sfide di oggi: a livello nazionale, per esempio, le strutture sono spesso inadeguate, con oltre 4 istituti su 10 (41,4%) che non sono dotati di laboratori a sufficienza (in Sicilia sono più della metà nelle province di Catania, Palermo e Ragusa, rispettivamente al 58,2%, 56,3% e 53,7%).
Tra i bambini e i ragazzi che vivono in condizioni di disagio è ancora elevato il rischio di dispersione scolastica: le scuole secondarie di secondo grado in Sicilia sono colpite da un tasso di abbandono del 5%, più basso solo di quello di Sardegna e Campania su un dato nazionale del 4,3%, mentre nell’Isola il tasso di abbandono nelle scuole secondarie di primo grado è l’1,32%, il più alto in Italia, su un dato nazionale dello 0,83%.
(ITALPRESS).

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