Sicilia : Approvata la manovra finanziaria. Ecco in sintesi le norme contenute

L’Assemblea regionale siciliana ha approvata la legge di stabilità regionale, al termine di una seduta fiume. Non era bastata la maratona notturna e il disco verde, con 34 voti a favore e 28 contrari, è scattato intorno alle 7.20, al termine dei lavori iniziati poco prima delle 22.30.
Alle 3.30 il dibattito si era interrotto per tre ore dopo, impantanandosi sulle tabelle della Finanziaria che assegna una serie di contributi a pioggia a enti, teatri e consorzi. “Mai piu’ sedute notturne”, ha promesso il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché.
Cosa è stato approvato
Via libera nella notte all’Irca, l’istituto regionale per il credito agevolato alle cooperative e agli artigiani, con l’incorporazione di Ircac e Crias. Resta in piedi Riscossione Sicilia che per legge doveva essere chiusa entro la fine del 2018. Il termine adesso è quello di fine 2019: se non dovesse decollare l’intesa con lo Stato per il subentro dell’Agenzia delle entrate, la Regione dovrà creare una nuova partecipata procedendo nella gestione diretta della riscossione e tutelando i 700 posti di lavoro.
Ok anche all’articolo che assegna un fondo da cui possono attingere i comuni virtuosi che hanno centrato almeno il 65% di raccolta differenziata, i borghi più belli d’Italia e le bandiere blu, nonché i centri storici di Ortigia a Siracusa e Ibla a Ragusa.
Assunzioni e stabilizzazioni precari
Potranno essere rinviati di due anni prepensionamenti in corso alla Regione mentre prima si aveva un anno di tempo per il disco verde ai dipendenti con i requisiti, a patto che via sia il consenso dei lavoratori. Salve le stabilizzazioni dei precari con un plafond di 180 milioni di euro l’anno da parte della Regione e il via libera a circa 8 mila assunzioni bloccate dalla Corte dei Conti. Sì a nuove concessioni per lidi, ristoranti e bar fino al 2020: l’assessorato al Territorio è autorizzato a dare nuove concessioni ma con procedura di gara pubblica secondo l’emendamento fatto votare dal M5s. Stralciato l’articolo 42 per gli impianti fotovoltaici o solari di grandi dimensioni.
Ora il braccio di ferro col governo nazionale
Il via libera a bilancio e finanziaria arriva a prezzo di un nuovo braccio di ferro con il governo nazionale. Una vera e propria sfida, oltre che una scommessa. Già, perché la svolta che ha cambiato le tormentate sorti degli asfittici documenti contabili, si basa sugli esiti non scontati di una trattativa con lo Stato.
Sulla decisione di ritenere un dato acquisito la possibilità di spalmare in 30 anni il maggiore disavanzo quantificato dalla Corte dei Conti, salvando in questo modo le risorse per i precari, gli enti, i forestali e i consorzi di bonifica. Insomma, qualcuno commenta, “questo esecutivo se le canta e se le suona…”. Del resto uno degli articoli approvati… autorizza l’Ars a far nascere l’Orchestra del Mediterraneo, il che effettivamente un po’ stride con l’atmosfera mesta dei conti. Resta il fatto che i tagli vengono coperti con 191 milioni di accantonamenti negativi e quindi con risorse già vincolate.
Risorse legate a un meccanismo che ha bisogno del placet del governo nazionale, ma che l’esecutivo Musumeci ritiene legittima, anche a fronte del prevedibile braccio di ferro con Roma o di una impugnativa. Per l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, “c’è una legge dello Stato e una trasposizione nella legge del bilancio di questa norma: l’articolazione nel trentennio è consolidata e possiamo andare avanti”.

Agi.it

Precedente In arrivo 13,8 milioni di euro per le aziende zootecniche siciliane. Successivo Latte: 20 pastori bloccano galleria stradale nell'Ennese. Chiedono che anche in Sicilia siano rivisti i costi