Il turismo continua a essere un driver decisivo per il Paese. L’industria turistica italiana vale, infatti, oltre 70 miliardi di euro (il 4,2 per cento del Pil) che salgono a 172,8 miliardi di euro (il 10,3 per cento del Pil) se si aggiunge anche l’indotto. La Sicilia con oltre 14,5 milioni di presenze turistiche si piazza al nono posto fra le regioni italiane (ai primi posti si confermano il Veneto con 63,2 milioni, la Toscana con 44,3 milioni e la Lombardia con 37,8 milioni) con una crescita nel quinquennio 2010-2015 del 7,5 per cento (4,6 per cento il dato medio Italia). A confermare questi dati è il Rapporto sul turismo 2017, curato da UniCredit in collaborazione con Touring Club Italiano, nel quale vengono analizzati i dati più recenti e le tendenze del settore turistico sia nel mondo che nel Paese, con un’attenzione particolare alle diverse performance regionali.
La distribuzione percentuale delle presenze turistiche nelle province siciliane assegna il podio a Messina con il 24,3 per cento del dato complessivo regionale, trainata dai flussi turistici legati a Taormina. A seguire Palermo (20,2 per cento), Trapani (14,9 per cento), Catania (13,6 per cento), Siracusa (9,7 per cento) e Agrigento (8,9 per cento).
Nel Rapporto si evidenziano poi i principali mercati esteri di provenienza che per la Sicilia nel 2015 sono stati, nell’ordine, la Francia (20,8 per cento), la Germania (15,6 per cento) e il Regno Unito (9,3 per cento). Inoltre, il settore turistico siciliano ha una quota del 5,4 per cento sul valore aggiunto nazionale, dando lavoro a oltre 66.000 addetti (distribuiti fra alloggio e ristorazione) che costituiscono l’8,9 per cento del totale occupati in Italia.