Il turismo torna a crescere. La recente “Indagine sul turismo internazionale” di Banca d’Italia ha registrato per lo scorso anno un incremento del 23% della spesa dei viaggiatori stranieri rispetto al 2020. Non solo: il report rileva che l’avanzo della bilancia dei pagamenti turistica si è mantenuto allo 0,5% del PIL e che la quota di mercato dell’Italia è cresciuta dal 3,6% al 4,2%. Il trend positivo è proseguito anche nel primo trimestre del 2022. Dati che fanno ben sperare per la stagione estiva alle porte e che Global Blue, società leader nei servizi a turisti internazionali, ha analizzato a partire dalla Sicilia dove il servizio Tax Free Shopping, che consente ai turisti extra-UE di poter recuperare l’IVA sugli acquisti personali, ha fatto registrare un andamento più che positivo: la regione, infatti, nel periodo marzo-maggio 2022, valeva il 13% del Tax Free nel Sud Italia, ma ha un potenziale ancora più vasto.
Dall’analisi di Global Blue risultano poi interessanti alcuni centri minori come le province di Trapani, Agrigento o Ragusa: qui, infatti, ad incoraggianti tassi di prelievo (8% del totale nella sola Trapani) non corrisponde una propensione all’utilizzo del servizio Tax Free Shopping. Anche Catania merita un’attenzione particolare. Nella città principale della costa orientale, infatti, al 21% dei prelievi si affianca appena il 9% delle vendite Tax Free. In queste province c’è quindi un ampio bacino di turisti extra-UE intercettabile per il Tax Free Shopping, da non disperdere. A partire dai britannici, che possono usufruire del servizio solo dal 2021 e che nell’isola – da soli – valgono il 10% della spesa Tax Free.
“In Sicilia, individuiamo un’elevata attività di prelievo da parte del turista extra-UE, che non sempre comporta un eguale ricorso allo shopping Tax Free. C’è quindi un flusso consistente di cittadini internazionali che può essere catturato da negozi e boutique e che può comprare godendo dell’esenzione e del recupero IVA: un’opportunità da sfruttare per aumentare le vendite”, commenta Stefano Rizzi, Country Manager di Global Blue Italia che osserva: “Se è vero che tra marzo e maggio svizzeri, americani e britannici hanno registrato lo scontrino medio più elevato (rispettivamente 1.452 euro, 1.247 euro e 1.138 euro) – oltre ad un migliorato livello di spesa Tax Free rispetto al pre-pandemia per chi proviene da Stati Uniti e Svizzera – è altrettanto vero che il bacino potenziale è ancora più esteso. I commercianti devono conoscere l’ampiezza effettiva della clientela che possono accogliere, offrendo loro il servizio Tax Free Shopping e migliorando la loro customer experience. Un servizio che molti clienti internazionali si aspettano per il loro shopping e che siamo sicuri migliori il percepito di accoglienza in questa bellissima isola che tutto il mondo ci invidia”.