Non accenna a ridursi l’emorragia di nascite nel Belpaese. “Sulla base dei dati diffusi dall’Istat e relativi ai primi otto mesi del 2019, possiamo stimare che nell’arco di tutto l’anno appena trascorso siano venuti alla luce in Italia 11.416 neonati in meno rispetto all’anno precedente. Un crollo che ha colpito in particolare le regioni del Sud, Sicilia in testa”. Parola del pediatra Italo Farnetani, ordinario alla Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, che da anni monitora l’andamento della natalità in Italia.
In particolare, “in Sicilia si è registrata una perdita dei neonati quasi doppia rispetto all’anno precedente. E se 15 anni fa nell’isola nasceva il 10% dei bebè italiani, ormai siamo al 9,4%”. Come leggere questo calo? “Dove c’è lavoro – risponde Farnetani – ci sono le nascite. Se i giovani sono in qualche modo spinti a trasferirsi, la ben nota fuga di cervelli si traduce anche in fuga di culle – conclude il pediatra – Questi dati, però, potrebbero essere utili per studiare interventi mirati a contrastare l’emorragia di nascite”.