Da Oggi Inizia il lockdown anti-Covid di Natale. I provvedimenti in vigore – Modulo autocertificazione

Scatta oggi il lockdown anti-Covid di Natale: tutta Italia entra in zona rossa fino al 27. Ieri corsa allo shopping last minute nei negozi al dettaglio, da oggi chiusi per decreto.

L’ultimo acquisto, il regalo dell’ultimo minuto, ma anche l’ultima passeggiata prima di Natale in attesa che il ‘semaforo’ della maxi-zona nazionale diventi rosso. Nelle grandi città le principali vie dello shopping sono state prese d’assalto, da Milano a Roma a Torino. Ultimi scampoli di affari, molto probabilmente, prima del via ai saldi invernali.
Così, molti negozianti in tutta Italia, in vista delle chiusure a singhiozzo dei prossimi quindici giorni, hanno deciso di dire basta. E di ‘dirlo’ a caratteri cubitali, con cartelli in vetrina, chiari e tondi. Già da oggi, comunque, nelle grandi città i controlli per il rispetto delle regole saranno intensificati. Ma intanto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte rassicura: la stretta di Natale potrebbe permetterci di affrontare gennaio “dosando le misure solo dove necessario tra zona gialla, arancione e rossa”. Restano aperti supermercati e farmacie.

Superata intanto la soglia delle 70.000 vittime da Covid da inizio pandemia in Italia.

L’epidemia da Covid-19 in Italia è in una “fase decrescente ma rallentatata”. Così il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, in conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia.

A livello nazionale la fase è di “instabilità e transizione. Dopo alcune settimane a cui si è assistito a una tendeza alla riduzione dell’indice Rt e nuovi casi, ora si assiste a una sorta di tendenza alla stabilizzazione, anche per l’incidenza su 14 giorni”.Così il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia. “Da 2 settimane una tendenza a un lieve incremento Rt”, 0,90 in questa settimana contro lo 0,86 precedente e 0,82 di quindici giorni fa.

Dopo una diminuzione della Rt ora abbiamo una sorta alla stabilizzazione, la riduzione è davvero lieve con un lieve incremento dell’Rt che è ora a 0.9. Alcune regioni come Lazio e Lombardia hanno un Rt instabile e il Veneto ha con un numero di nuovi casi che sembra di nuovo elevato. Serve abbattere l’incidenza dei casi e l’impatto sul Servizio Sanitario Nazionale” visto il dato sulle terapie intensive e’ ancora sopra la soglia critica.

Con lo stop agli spostamenti tra le Regioni entrano in vigore i divieti di Natale,  quindi per muoversi nella propria Regione o anche nel proprio Comune è necessaria l’autocertificazione (QUI IL MODULO DA COMPILARE E SCARICARE).

La jungla di provvedimenti tiene banco nei discorsi degli italiani, indaffarati a fare gli acquisti per imbandire la tavola e a comperare gli ultimi regali. Punto fermo del lockdown di Natale è che si trascorrerà in famiglia e che il coprifuoco scatterà sempre alle 22.

– SPOSTAMENTI Fermo restando che il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre un motivo legittimo di spostamento, e che è sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità, senza distinzione tra giorni e orari, fino al 6 gennaio sono vietati gli spostamenti fuori Regione, anche per andare a trovare parenti e amici. Ma ci sono alcune deroghe: nei giorni rossi (24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio) è possibile effettuare un solo spostamento al giorno per andare a far visita a parenti e amici, comunque per un massimo di due persone a cui si possono aggiungere i minori di 14 anni, i disabili o persone non autosufficienti; questi spostamenti saranno consentiti anche al di fuori del proprio comune, purché nella stessa Regione, sempre dalle 5 alle 22. Nei giorni arancioni (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio) gli spostamenti sono liberi all’interno del proprio comune, dalle 5 alle 22, così come le visite, mantenendo lo stesso principio e un massimo di due persone non conviventi in visita per abitazione. Negli stessi giorni sono consentiti gli spostamenti al di fuori dei comuni con meno di 5mila abitanti in un raggio di 30 chilometri (anche in un’altra Regione), ma non nei capoluoghi di provincia. Per ogni spostamento bisogna avere l’autocertificazione.

– SECONDE CASE Fino al 6 gennaio sono consentiti gli spostamenti nelle seconde case all’interno della stessa Regione, ma solo dalle 5 alle 22. Sono invece vietati quelli in altre Regioni.

– VISITE A PARENTI NON AUTOSUFFICIENTI Gli spostamenti saranno consentiti fino al 6 gennaio anche tra comuni e Regioni diverse.

– RICONGIUNGIMENTO PER COPPIE CHE VIVONO IN CITTA’ DIVERSE E’ possibile spostarsi solo se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione.

– MULTE PER GLI SPOSTAMENTI In caso di violazione si applica una multa che può andare dai 400 ai 1.000 euro, e che può essere aumentata di un terzo se la violazione avviene “mediante l’utilizzo di un veicolo”.

– ATTIVITA’ COMMERCIALI Restano aperti anche nei giorni rossi gli alimentari, le farmacie e le parafarmacie, i tabaccai, le edicole, le librerie, i parrucchieri, le lavanderie. Chiusi i negozi di abbigliamento, le gioiellerie, i centri estetici, i centri commerciali (ad esclusione degli esercizi consentiti). Chiusi per tutto il giorno bar e ristoranti, ma sarà consentito prendere cibo da asporto; prevista la consegna a domicilio dalle 5 alle 22.

– SPORT E’ consentito svolgere sia attività motoria, individualmente e in prossimità della propria abitazione purché nel rispetto della distanza di almeno un metro e con l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione, sia attività sportiva, ma anche questa solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto.

– MESSE I fedeli si potranno recare a messa sia nei giorni rossi che in quelli arancioni purché muniti di autocertificazione. Nei giorni rossi si dovranno scegliere chiese vicine alla propria residenza, negli arancioni i fedeli potranno raggiungere qualsiasi luogo sacro sito nel Comune di residenza, domicilio o abitazione. Se esso ha una popolazione non superiore a 5.000 abitanti è possibile recarsi in chiese situate in altri Comuni che non siano capoluoghi di provincia e distanti non oltre i 30 km.

– FESTE ED EVENTI Le feste all’interno di locali pubblici e privati sono sempre vietate.

Ansa

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